"Non ho particolari talenti, sono solo appassionatamente curioso"
(A. Einstein)
Fronte ho stempiata, occhi marroni intenti;
Crin rado, irsute gote, ardito aspetto;
Labbro tumido acceso, e tersi denti,
Capo retto, bel collo, e largo petto;
Giuste membra, vestir semplice eletto;
Ratti i passi, i pensier, gli atti, gli accenti,
Sobrio, umano, leal, prodigo, schietto;
Avverso al mondo, avversi a me i dementi.
Talor di lingua, e mai di mano prode;
Festo i più giorni e solo, ognor pensoso,
Pronto, facondo, irrequieto, tenace:
Di vizi ricco e di virtù, do lode
Alla ragion, ma corro ove al cor piace:
Morte mi darà non fama, riposo.
Marco Polo descrive un ponte, pietra per pietra.
"Ma qual è la pietra che sostiene il ponte?" chiede Kublai Kan.
"Il ponte non è sostenuto da questa o quella pietra" risponde Marco, "ma dalla linea dell’arco che esse formano".
Kublai Kan rimane silenzioso, riflettendo.
Poi soggiunge: "Perché mi parli delle pietre? È solo dell’arco che m’importa".
Polo risponde: "Senza pietre non c’è arco".
(Italo Calvino, Le città invisibili)
«Stai in ascolto» dice la vecchia Africa.
«Tutto parla, tutto è parola. Tutto cerca di comunicarci uno stato che arricchisce misteriosamente.
Impara ad ascoltare il silenzio e scoprirai che tutto è musica»
(Amadou Hampate Ba)